Uno dei migliori trattati di cucina che io abbia mai sfogliato.
E sono
subito esperimenti…
No,
mia cara, proprio non ce li ho, i bicchieri da Vermouth.
E non
ho il tempo di andare a comprarli…È per questo che, per la foto, ho utilizzato questi bicchierini di plastica: tra l'altro, hanno il gambo cavo, che sembra fatto apposta per riempirsi della deliziosa miscela di caffè e Marsala...
Ho
preso spunto dalla tua ricetta dei Tiramisini, Nigella, ma mi sono ispirata
soprattutto a quella della zia Corinna.
Devi
sapere che, in vita mia, questa meravigliosa zia, oggi lucidissima
ultranovantenne, non ha mai fatto passare uno dei miei compleanni senza
prepararmi la sua storica torta/tiramisu (un Pan di Spagna farcito di crema al
mascarpone).
Non
sai quante volte ho tentato di copiargliela!
Purtroppo,
non me la cavo bene con i dosaggi imprecisi. La ricetta della zia Corinna, naturalmente, era tutta cucchiai, tazze, qubi, ecc. ... e io non sono nemmeno mai riuscita ad azzeccare la corretta impregnazione della torta!
Bene,
grazie all'introduzione della tua tecnica dei Tiramisini, cioè all'uso di
biscotti al posto del Pan di Spagna e alla ripartizione dell'impasto in
bicchieri, questo problema l'ho risolto.
Detto
tra noi, ti ho anche copiato il sontuoso utilizzo del Marsala nella crema al
mascarpone: il Marsala dà a questo dolce un ineffabile sapore simil-zabaione,
da cui la mia rinnovata denominazione "Zabamisu".
Naturalmente,
per rendere le cose ancora più semplici, ho impastato il tutto con il Bimby (ma
nulla vieta di preparare lo Zabamisu con tecniche tradizionali - olio di gomito
- o con altri robot o mixer).
Insomma,
cara signora Lawson, la lettura del tuo libro e la full immersion in tutte le
puntate disponibili dei tuoi programmi incominciano a dare i loro frutti...
Per la crema:
500 gr. di mascarpone
4 tuorli d'uovo
3 albumi
90 gr. di zucchero semolato
40 ml. di Marsala secco
Per la
base:
80 ml.
circa di caffè zuccherato80 ml. circa di Marsala secco
2-3 Pavesini per ogni bicchiere
Per
guarnire:
60 gr.
circa di gocce di cioccolato100 gr. circa di amarettini tritati grossolanamente
cacao amaro (...q.b.!!!)
Sono
necessari:
6 bicchieri da Vermouth (o 6 coppette).
COME
SI PREPARA?
1.
Metti lo zucchero semolato nel boccale del robot, frullalo per 10 secondi a
velocità 9. Riuniscilo sul fondo con la spatola e frullalo per altri 10
secondi, sempre a velocità 9. Otterrai dell'ottimo zucchero a velo.
2. Nel
boccale perfettamente lavato e asciugato, posiziona la farfalla e inserisci
tutti gli albumi. Montali per 4 minuti, a 37 gradi C, velocità 4.
3.
Programma il robot per 1 minuto, velocità 4: durante la lavorazione, aggiungi
lo zucchero a velo precedentemente preparato, e, uno alla volta, i tuorli.
4. Rimuovi
la farfalla, programma 2 minuti, velocità 2: durante la lavorazione, aggiungi
il marsala e, a cucchiaiate successive attraverso il foro del coperchio, il
mascarpone.
5.
Crea la "base": spezza i Pavesini, disponili sul fondo dei bicchieri
da Vermouth, bagnali con il caffè e il Marsala (se preferisci, puoi miscelare
insieme i due liquidi prima di utilizzarli).
6. Su
questa "base", distribuisci la crema.
7.
Guarnisci con gli amaretti sbriciolati e le gocce di cioccolato.
8. A
piacere, spolverizza con un po' di cacao amaro.
9.
Copri i bicchieri con la pellicola trasparente e mettili a raffreddare: a mio
parere, questo dolce dà il meglio di sé dopo circa un'ora di raffreddamento.
Successivamente, perde un po' il suo magnifico sapore da zabaione.
N.B.:
Se vuoi che gli amaretti rimangano croccanti e il cacao asciutto,
distribuiscili sulla crema al momento di servire lo "Zabamisu!".
Hai visitato il mio sito
Ho indugiato circa un'ora in stazione a Milano davanti a questo libro, sabato scorso... lo compro ? Non lo compro ? Sono stata molto combattuta... e sai quanto è facile per me spendere soldi libri di cucina ( ma forse non sai che altrettanto difficile trovarvi poi posto in casa...). Ho optato per il no, rifiutando di prendere lezioni di cucina italiana da un'inglese. Ma se il tuo feedback è così entusiasta di quel volume... e i risultati sono questi... non avevo bisogno che di un pretesto !!! :-) baci, tua fida follower e commentatrice
RispondiElimina...hai dimenticato di aggiungere "UNICA"!!! Il libro mi è piaciuto moltissimo: ho già provato alcune ricette (naturalmente, con i miei consueti adattamenti) e il risultato è stato più che buono. Sono entusiasta di Nigella, tanto che il mio "Paffutello" ha incominciato a chiamare me "Tigella" (così siamo tutti "elli")... Ormai conosco a menadito anche gli splendidi programmi della BBC: non sono arrivata a tanto neanche con "Sex & the City"!
RispondiEliminaEccoci qua !!! :) Complimenti per il blog !!! Ci siamo aggiunte ai tuoi lettori, perché ci fa piacere condividere anche con te le nostre ricette. Vieni a trovarci quando voi.... A presto !!! :)
RispondiEliminaGrazie, carissime!!!
EliminaA presto.
Valeria
una versione molto interessante
RispondiEliminaA me, infatti, piace moltissimo!!!
EliminaGrazie della visita e.. a presto.
Valeria
Grazie Valeria per la bella rivisitazione della mitica torta della nonna Corinna. E' sempre stato il dolce dei miei compleanni e la ricordo con tantissima nostalgia, oggi ancora di più.
RispondiEliminaGrazie davvero cara cugina, perché hai rivisitato la torta mantenendo la vera base, anche affettiva.
Grazie ancora, Paola
La torta della zia Corinna è stato a lungo anche il dolce dei miei compleanni.
EliminaAnche a me manca moltissimo!
Ti propongo una riunione familiare con degustazione del dolce fatto secondo la ricetta della tua nonna: sono sicura che sarà un po' come riaverla tra di noi.
Un abbraccio, cuginetta.
Valeria