E qui sta la chiave di tutto: l’integrazione nell’osso mascellare.
Osteointegrazione significa, infatti, contatto diretto tra impianto (o “fixture”) e osso ricevente.
Proprio per questo, è fondamentale che la qualità dell’impianto sia massima e vanno assolutamente evitati impianti economici.
Usare impianti di qualità significa maggior sicurezza del risultato finale:
· le ditte produttrici di impianti di qualità adeguano continuamente materiali e strutture alle più recenti tecnologie;
· anche dopo anni, è possibile ritrovare la componentistica (viti di collegamento, abutment, ecc.);
· ai pazienti viene consegnata una tessera sulla quale sono riportati lotto e numero di produzione dell’impianto inserito, fondamentali in caso di manutenzione della riabilitazione implantoprotesica.
Altrettanta importanza riveste un corretto protocollo operatorio:
· la massima sterilità dell’impianto, della strumentazione utilizzata e della sala operatoria;
· l’uso di componentistica dedicata;
· il rigoroso rispetto degli steps e delle forze indicati: durante la perforazione dell’osso, durante l’inserimento della “fixture” e, successivamente, nella ricostruzione protesica dell’elemento mancante;
· l’informazione del paziente e il “follow-up” post operatorio.
Queste sono le ragioni per cui, nel nostro studio, vengono utilizzati esclusivamente impianti di qualità e seguite scrupolosamente tutte le procedure operatorie richieste dalle più recenti linee-guida.
Solo così, infatti, possiamo garantire ai nostri pazienti la massima durata della riabilitazione implantoprotesica eseguita.
FOTO: Dopo secoli, le colonne dei templi dell'omonima Valle, in Agrigento, sono ancora in piedi. Per costruirle, avranno usato materiali low cost?
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