"Il
cibo dolce è come una droga” è un articolo comparso sul sito “Obesità.it”.
L’argomento
è molto importante anche dal punto di vista odontoiatrico.
È
stata pubblicata un’interessante e curiosa revisione per approfondire la
validità dell'analogia tra la dipendenza da droghe e la dipendenza da cibi,
specie dolciumi.
Gli
autori (Université de Bordeaux CNRS, Institut des Maladies Neurodégénératives,
Bordeaux, France) intendevano analizzare i risultati di alcune evidenze della
letteratura, che dimostrano che lo zucchero e il gusto dolce, possono indurre
compensazione e desiderio paragonabili, in grandezza, a quelli indotti dalla
dipendenza da droghe.
Nonostante
questa evidenza sia limitata dalla difficoltà intrinseca di confronto fra
diversi tipi di cibi compensatori e le esperienze psicologiche negli esseri
umani, è tuttavia supportata da una recente ricerca sperimentale nei ratti di
laboratorio. Nel complesso, questa ricerca ha rivelato che lo zucchero e un
cibo compensatorio molto zuccherino, non solo possono sostituirsi alla
dipendenza da droghe, come la cocaina, ma mangiare un cibo molto dolce potrebbe
essere ancora più gratificante e attraente.
Ovvero,
a livello neurobiologico, i substrati neurali che sottendono i circuiti di
godimento del cibo dolce, sembrano essere più resistenti ai guasti funzionali,
rispetto a quelli della dipendenza da cocaina. E questo potrebbe spiegare
perché molte persone possono avere difficoltà a controllare il consumo di
alimenti molto zuccherini, specie quando sono continuamente sollecitati dalla
disponibilità di questi cibi.
Due
riflessioni pratiche: eliminare i dolciumi dalla portata di chi ha bisogno di
perdere peso o ha controindicazioni a mangiarne (obesi, diabetici), magari
proponendo in abbondanza frutta e verdura dal gusto più dolce possibile, sempre
con molta attenzione agli apporti calorici.
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Fonte:
Curr
Opin Clin Nutr Metab Care. 2013 May 27. [Epub ahead of print]
Sugar
addiction: pushing the drug-sugar analogy to the limit.
Foto dal web.
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