Caro Daniel Glattauer,
Posso scriverti una mail?
Confesso: non ti conoscevo, prima che la mia amica Patrizia
mi regalasse i tuoi due libri.
E sono rimasta un po' male, quando li ha definiti
"anche un po' romantici": temevo che lei, di me, pensasse che sono
una donnetta da Liala o Collezione Harmony.
Proprio Pat, che mi conosce forse più di chiunque altro!
Mi è bastata solo qualche pagina, per ricredermi su questo.
OK, i tuoi romanzi non saranno la Divina Commedia.
Ma hanno un ritmo incalzante, un buon approfondimento
psicologico, originalità.
Lo dimostra il fatto che, una volta iniziati, tutto il mio
tempo libero è stato fagocitato dalla loro lettura.
Devo ammettere che ho trovato il primo molto più
raffinato e coinvolgente rispetto al secondo: cosa, del resto, assolutamente da
prevedere…
Incominciamo dai particolari negativi, tanto sono pochini (e,
a mio parere, richiesti dall’editore):
1) Il finale del secondo romanzo: decisamente scontato, forse
anche un po' "demagogico". Non consono con l'originalità della tua
opera.
2) Il dialogo che, approssimativamente, riporto di seguito:
Domanda di lui "Divorzieresti?".Risposta di lei "No...".
Sconcerto da parte di lui.
E lei "...ho già divorziato".
1) La casualità: il modo in cui fai "incrociare"
Emmi e Leo sul web, come li fai "litigare" prima di far loro
stringere un'amicizia destinata a divenire qualcosa di più.
A una coppia di miei pazienti è accaduto qualcosa di simile,
via sms.Ora sono felicemente sposati.
2) La "femminilità": la tua capacità di rendere in modo così
credibile la figura di Emma.
Giuro, ho persino pensato che tu fossi una scrittrice
nascosta sotto uno pseudonimo maschile.Ho cercato in Internet se per caso sei gay.
Io, per la categoria, ho la massima stima e rispetto: e ho sempre ritenuto che le persone che la costituiscono raccolgano il meglio di entrambi i sessi.
Purtroppo, non ho trovato notizie al riguardo.
(Complimenti, comunque, anche alla traduttrice: chissà, forse la sensibilità al femminile dipende da lei).
3) La genialità: ovvero l'uso della mail.
Questa tua scelta ha reso la prosa estremamente fluida e
accattivante.
4) Il passare del tempo scandito dalle introduzioni alle
singole lettere: sì, devo dire che hai utilizzato un modo intrigante e non
invadente, per definirne la successione.
5) L’uso del "lei" tra i due "amici di
penna" fino quasi al termine del primo libro.
Un "lei" che, pur restando tale, si trasforma
gradatamente in un "tu". Anzi, forse in qualcosa di più profondo.
6) La relazione a distanza.: solo chi le ha provate, queste
storie d'amore, può comprenderne intensità e coinvolgimento.
E’ forse successo anche a te?
7) La raffinatezza: niente scene scabrose.
Hai riportato solo i commenti epistolari, neanche tanto
piccanti, circa gli incontri di Emmi e Leo.
8) L'approccio psicologico ai due protagonisti: tra le
righe, e dalle righe, ne fai affiorare poco a poco il ritratto, costruito anche
con esclamazioni, punteggiatura, maiuscole e/o minuscole.
A mio modesto parere, un gioiellino di stile (attuale).Concludendo, se un amico me lo chiedesse, gli consiglierei senz’altro i tuoi "Le ho mai raccontato del vento del nord" e "La settima onda".
Avvisandolo che:
1) Una volta iniziata la lettura, non potrà interromperla
fino alla fine.
2) Dopo aver letto i tuoi romanzi, scrivere una mail
assumerà per lui un significato assolutamente diverso da quello che ha avuto finora.
Ma ti sarei grata soprattutto per quello “Scrivere è baciare con la
mente” che ci hai regalato a pagina 78 del primo libro.
Forse la migliore definizione a proposito, a memoria d’uomo.
Avete visitato il mio sito
Cara Valeria, questo post è meravigliosamente straordinario!
RispondiEliminaPotrei sottoscriverlo firmandolo, tanto mi trova d'accordo!
Devi sapere che io ho letto "Le ho mai parlato del vento del nord" molto prima che uscisse il seguito e credimi, ero sulle spine nell'attesa!
Ma come tu hai magistralmente espresso, "La settima onda" non regge il confronto con la suspence creata nel primo romanzo che, come te non riuscivo a chiudere se non per impegni improrogabili!
Ecco, ci tenevo a scriverti queste cose perchè quando incontro un'appassionata di lettura come me oltre che di cucina, sono estremamente contenta!
Grazie Valeria, è un gran piacere per me leggerti, davvero! Bacione !
P.S. : Ti inserisco nella mia blog roll !
Non sai quanto piacere mi faccia il tuo commento, cara Patrizia!
EliminaDai, non perdiamoci di vista!!!
Un abbraccio.
Valeria
Ciao Valeria,
RispondiEliminamolto bella la tua mail a Glattauer che condivido in pieno. Ho letto il libro quasi di continuo tra pomeriggio sera e mattina dopo.
Una sola piaccola osservazioen: non mettere i romanzi di Liala insieme agli Harmony.Se non l'hai ancora fatto, prova a leggerne qualcuno di Liala, ti accorgerai che è stata una grande scrittrice, da cui c'è sicuramente da imparare e godere leggendo i suoi romanzi.
ciao Guido
iao, Guido!
EliminaSeguirò il tuo consiglio.
Grazie della visita e tanti tanti auguri di una serena Pasqua.
Valeria