mercoledì 11 aprile 2012

BRRR!!! CHE SENSIBILE! CHE COS'E' L'IPERSENSIBILITA' DENTINALE

L’ipersensibilità dentinale (detta comunemente sensibiltà ai denti) è una delle patologie odontoiatriche più diffuse. Anche in assenza di carie, essa provoca fastidio quando si assumono alimenti molto caldi o molto freddi, oppure sostanze acide o dolci. 

L’ipersensibilità dentinale può colpire persone di tutte le età. In alcuni casi può essere così elevata da impedire lo spazzolamento dei denti, causando un peggioramento dello stato infiammatorio della gengiva, con conseguente retrazione e incremento dei sintomi.

Le principali cause di ipersensibilità dentinale sono le seguenti: lo smalto che copre la corona del dente e il cemento che protegge la radice non si giustappongono, lasciando scoperta una zona molto sensibile; con il passare degli anni la gengiva tende fisiologicamente a retrarsi, scoprendo parti sensibili del dente; infiammazione cronica delle gengive che, se non curata, provoca danni tissutali; tecniche di spazzolamento inadeguate, o uso di dentifrici troppo aggressivi, con conseguente abrasione dello smalto;
interventi di chirurgia parodontale; assunzione di cibi acidi; digrignamento dei denti; reflusso gastroesofageo o vomito frequente.

Già dai primi sintomi, è consigliabile recarsi dall’odontoiatra per una visita di controllo.

Vanno controllati l’alimentazione (attenzione ai cibi acidi: non lavate immediatamente i denti dopo averli assunti!), l’igiene orale (pulite sistematicamente i denti usando uno spazzolino di durezza media),  le parafunzioni (il digrignamento o il serramento dei denti).
 
Il vostro dentista potrà ridurre il fastidio mediante l’applicazione di prodotti specifici, solitamente a base di fluoro, oppure con l’utilizzo del laser, il cui raggio “occlude” i tubuli dentinali, nei quali sono racchiuse le fibre nervose del dente.


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