giovedì 30 luglio 2015

CALDO! ... E APPENA TORNATA DALLA SICILIA HO FATTO IL GELO DI LIMONE

Di nuovo nostalgia.
Sono tornata da due giorni e già mi manca.
Parlo della Sicilia, che, da qualche anno, è la meta delle nostre vacanze.

Quest'anno il caldo ci ha un po' penalizzati: abbiamo visitato solo Siracusa, Modica e, a volo d'uccello, Catania.
Ma, lo confesso, girare con quell'afa è stata quasi una sofferenza...

Ci siamo però gustati il mare, e per la prima volta in vita nostra abbiamo trovato libero un ombrellone di prima fila.
Il paesaggio era magnifico: sullo sfondo, c'era addirittura la Fornace Penna (ricordate? La location della fiction di Montalbano),  splendido reperto di archeologia industriale che Sgarbi ha giustamente definito "una cattedrale laica in riva al mare".

Dato il caldo, questa vacanza è stata scandita da frequentissimi spuntini a base di granita di limone.
La migliore in assoluto? A Catania, in via Etnea: aveva la consistenza della panna montata. Mai mangiato nulla di simile!

Abbiamo scoperto anche un'altra ricetta siciliana, che ci è piaciuta moltissimo: il GELO di LIMONE.
L'ho sperimentata stamattina, ed eccola qui.
Un dessert delizioso, fresco anche nel nome, poco calorico e... con il sapore della nostra amatissima Sicilia.

Sopra, foto della Sicilia - nell'ordine: la fornace Penna (particolare), Siracusa, Catania, Acicastello, Modica, di nuovo la fornace Penna. 

GELO DI LIMONE


CHE COSA SERVE?
(libera interpretazione della ricetta di Giallozafferano; ho usato l'abbattitore Fresco Irinox, ma si può fare anche raffreddando in frigorifero; dosi per 4 piccole porzioni)

- la BUCCIA grattugiata di 2 LIMONI BIO piuttosto grossi
- 250 g di ACQUA
- il SUCCO di 1 LIMONE piuttosto grosso
- AROMA LIMONE qualche goccia
- pochissimo COLORANTE GIALLO GEL (a piacere)
- 60 g di ZUCCHERO (per il gelo)
- 25 g di AMIDO di MAIS
- 1 cucchiaio di ZUCCHERO a VELO (per caramellare le bucce di limone)


COME FACCIO?

1. LA SERA precedente, grattugio la parte gialla della buccia del LIMONE e la metto a macerare nell'ACQUA (in frigorifero, in un contenitore di vetro coperto con pellicola trasparente).

2. DOPO almeno 8 ore, FILTRO l'ACQUA e metto da parte in frigorifero la buccia di LIMONE grattugiata.

3. UNISCO all'ACQUA il SUCCO di 1 LIMONE, l'AROMA LIMONE, il COLORANTE GIALLO (facoltativo), mescolo bene.

4. IN UN TEGAMINO antiaderente, sciolgo con poco liquido (quello preparato al punto 3) lo ZUCCHERO e l'AMIDO di MAIS. Poi, gradatamente e sempre mescolando, aggiungo tutto il LIQUIDO rimanente. Porto a EBOLLIZIONE: attenzione, perché in un battibaleno si addenserà! La densità ideale è simile a quello di un budino.

5. TOLGO immediatamente dal fuoco e VERSO il composto nei BICCHIERINI da FINGER FOOD.

6. FACCIO RAFFREDDARE nell'abbattitore o in frigorifero.

7. FACCIO CARAMELLARE la BUCCIA di LIMONE grattugiata che avevo precedentemente messo da parte, scottandola a fuoco vivo con lo ZUCCHERO a VELO.

8. DECORO i bicchierini con la SCORZA di LIMONE caramellata.

SODDISFAZIONE *****
PAZIENZA **

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giovedì 23 luglio 2015

YOGI, BUBU, CINDY E... L'APPLE PIE


Botte sui denti.
E non in senso metaforico.

Sì, un sacco di botte, prendevo, contro le teste dei miei nipoti Marcello e Valerio.
Quando, seduta sulla poltrona preferita di nonno Luigi, con i due pargoletti in braccio, leggevo "il" libro di Yogi (stampato nel 1962), che era stato del loro padre.

Entrambi esigevano il posto d'onore sulle ginocchia della zia, entrambi volevano la vista migliore sulle pagine illustrate... il  risultato è facilmente immaginabile.

Yogi l'orso nel parco di Jellystone: con Bubu, Cindy, con il severissimo ranger, tra sequoie gigantesche, visitatori in abbigliamento sixties, tavoli e panche di legno, ceste rettangolari per il pic-nic.
E APPLE PIE a volontà...

Ebbene, l'idea di provare l'APPLE PIE mi era venuta già allora.
Ci ho impiegato un bel po', prima di trovare l'ispirazione.
Ma poi, casualmente, ho trovato un'ottima ricetta sul web.

Eccola qui, la mia APPLE PIE, fotografata come sempre di corsa prima che la famiglia allargata la spazzolasse.

Quanto al libro di Yogi, oggi sta per tornare in auge per il mio nipotino Pietro.
Ne sono certa: l'amore di nonna Vale lo apprezzerà come l'hanno apprezzato i suoi predecessori.

APPLE PIE


(libero adattamento di una ricetta Odelices; dosi per una pirofila da 22 cm; ho usato il Bimby, il food processor KitchenAid e il forno Gaggenau, ma si può fare anche con altre attrezzature)

CHE COSA SERVE?

- 200 g di FARINA 00
- 100 g di BURRO a pezzetti
- 1/ cucchiaino di LIEVITO per torte salate
- SALE
- 50 g di ACQUA freddissima
- 4 MELE renette
- 40 g di ZUCCHERO di CANNA
- 1 cucchiaino di CANNELLA
- 1 cucchiaio di SUCCO di LIMONE
- 50 g di MANDORLE a lamelle
- 1 PASTA SFOGLIA rotonda


COME FACCIO?

1. PREPARO la PASTA BRISEE: inserisco nel boccale FARINA. BURRO, LIEVITO setacciato, SALE, ACQUA. FRULLO per 20 secondi a velocità 4. STENDO l'impasto in una PIROFILA da 22 cm imburrata e infarinata,  lo copro con PELLICOLA TRASPARENTE e lo lascio RIPOSARE in FRIGO per 30 minuti.

2. PREPARO il RIPIENO: sbuccio le MELE, le TAGLIO a fettine con il food processor KitchenAid (spessore 2), le metto in una PADELLA piuttosto grande con lo ZUCCHERO di CANNA, la CANNELLA, il SUCCO di LIMONE. Scaldo il tutto per qualche minuto a FIAMMA piuttosto VIVACE, in modo da asciugare l'umidità della frutta. Alla fine, aggiungo le MANDORLE a lamelle.

3. PRERISCALDO il FORNO a 160°C (ventilato) .

4. BUCHERELLO la PASTA BRISEE con i rebbi di una forchetta, riempio con il RIPIENO, COPRO il tutto con la PASTA SFOGLIA ridotta di diametro. CHIUDO i bordi con le dita bagnate d'acqua. SPENNELLO la superficie della pasta sfoglia con un po' d'ACQUA e la BUCHERELLO per fare uscire il vapore.

5. CUOCIO per 50 - 60 minuti. E' ottima sia tiepida che fredda.

SODDISFAZIONE ****
PAZIENZA ***

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giovedì 16 luglio 2015

RICORDI DI ROMAGNA... LA PIADINA ALL'OLIO DI OLIVA

Romagna.

Un marito fa.
Venti chili fa.
Una vita fa.

Con Nadia e Walter era sempre una gioia, quando, durante le vacanze, organizzavamo gite alla scoperta delle zone più affascinanti dell'entroterra riminese.

Sarsina, patria del commediografo Plauto.
Verucchio, sede dei Malatesta.
Le sorgenti del Tevere, e il cippo con l'enfatica epigrafe "qui nasce il fiume sacro ai destini di Roma".
La rocca di San Leo, dove fu imprigionato Cagliostro.
Tutti luoghi con importanti trascorsi storici.

E poi c'era Bertinoro.

Camminavamo in lungo e in largo per il paese, spesso durante la festa di BertinoRIO, dedicata al più famoso carnevale.
Musiche, presentatrici ammiccanti, pagliacci con parrucche colorate...
E una PIADINA, un sorso di ALBANA (sì, lo assaggiavo anch'io che sono notoriamente astemia!), un CRESCIONE con formaggio ed erbette.

La vera PIADINA, quella fatta in Romagna, ha un sapore inimitabile.
Un sapore che avevo dimenticato, abituata ormai a quelle confezionate in vendita al supermercato...

Beh, quel sapore l'ho ritrovato di recente a Misano Adriatico, in un piccolo chiosco appena fuori dall'autostrada.
Una PIADINA magnifica, morbida e sfogliata, imbottita con un crudo di ottima qualità.
Mai nome di un chiosco fu più azzeccato: "I love piadina".

Mi è venuta voglia di rifarla a casa.
Per non gravare sul colesterolo familiare, ho sostituito lo strutto con olio di oliva: non è la stessa cosa, ma può andare.
Tre minuti di impasto, due di cottura: in quattro e quatt'otto, è pronto uno snack appetitoso e veloce.

Se lo mangi sul terrazzo, puoi far finta di essere in Romagna.

"LA PIADINA ALL'OLIO DI OLIVA"


(la ricetta originale è del sito Bimby; ho usato il Bimby, ma può essere impastata con qualsiasi altro robot oppure nella maniera tradizionale; dosi per 4 piadine)


CHE COSA SERVE?

- 275 g di FARINA 0
- 50 g di OLIO extra vergine di oliva
- 80 g di LATTE
- 50 g di ACQUA
- 3-4 g di SALE
- 1/2 cucchiaino di LIEVITO per TORTE SALATE setacciato


COME FACCIO?

1. INSERISCO nel boccale TUTTI gli INGREDIENTI. Impasto per 3 minuti a velocità spiga.Il risultato sarà un impasto morbido ma non appiccicoso.

2. COPRO con pellicola trasparente e faccio riposare in FREEZER per 15 minuti.

3. PRERISCALDO due PADELLE antiaderenti.

4. DIVIDO l'impasto in 4 PEZZI, lo STENDO formando dei cerchio del diametro di circa 20 cm.

5. CUOCIO nelle padelle a fiamma media (circa 1 minuto per lato).

6. SERVO con SALUMI e FORMAGGI (oppure con marmellata e Nutella).

N.B.: Le piadine senza strutto possono essere conservate in frigorifero e possono essere congelate, ma il meglio di sé lo danno appena cotte.

SODDISFAZIONE ****
PAZIENZA **

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venerdì 10 luglio 2015

LE ZUCCHINE TRIFOLATE DELLA NONNA CAROLINA SULL'HOME PAGE DI EXPOWORLDRECIPES!!!

Che meraviglia, stamattina!

Il team di EXPOWORLDRECIPES mi ha comunicato via mail che le ZUCCHINE TRIFOLATE della nonna Carolina sono sull'home page del sito ufficiale EXPO.

Ringrazio di cuore Martina e tutto lo staff.

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giovedì 9 luglio 2015

UNA SPLENDIDA PASSEGGIATA... E I MUFFIN AI FRUTTI DI BOSCO

Sole.
Un sole che filtra tra i rami, formando chiazze luminose sull'erba e sui fiori.

Fiori.
Tanti, blu, gialli, bianchi, rosa...

Una passeggiata nel bosco a metà giugno è un'esperienza dello spirito.

Scarpe comode, zaino in spalla, qualche settimana fa la famiglia allargata (stavolta in numero ridotto) ha percorso parte del sentiero che dalla località Regole di  Malosco (Sarnonico -TN) porta verso un rifugio che non c'è stato verso di raggiungere.

Paffu in prima fila: come sempre, quando si tratta di salite. Alla faccia della febbre e del catarro che l'hanno perseguitato per tutta la settimana (e che l'hanno riagguantato in serata).

Manu e genero al seguito, con i cagnolini Scone e Artù impazziti, a correre su e giù tra le gambe dei camminatori.

Zia Fiore che arrancava, nonostante la fama di donna allenata.

E dietro a tutti, con notevole distacco, la sottoscritta: irrimediabilmente persa dietro l'obiettivo della Nikon, a immortalare quei fiori, uno più bello dell'altro...


Il tutto si è concluso, come d'abitudine, con un sostanzioso pranzo all'hotel "Il falchetto" : canederli come quelli della nonna Annamaria, polenta e formaggio (alla faccia del colesterolo), strudel di mele.

Permettetemi di condividere con voi alcuni ricordi di questa luminosa giornata.

E la mia ricetta dei muffin con frutti di bosco (nella fattispecie, con i mirtilli).

Mi piace pensare che il loro sapore ricorderà anche a voi l'ultima passeggiata fatta nel verde...


  "I MUFFIN AI MIRTILLI" 

 

(ho adattato la ricetta originale del libro Bimby; ho usato il Bimby / Thermomix, ma si possono impastare anche in altri modi)

CHE COSA SERVE?
(dosi per 16-18 muffin)

- 80 g di ZUCCHERO SEMOLATO
- 1 pizzico di SALE
- 2 UOVA medie
- 250 g di LATTE + q.b.
- 60 g di OLIO di RISO
- 250 g di FARINA 00
- 1 bustina di LIEVITO VANIGLIATO
- 2 cestini di MIRTILLI

- PIROTTINI medi
- TEGLIA per MUFFIN


COME FACCIO?

1. PRERISCALDO il FORNO (ventilato) a  160° - 180°C. Dispongo nella TEGLIA i PIROTTINI per muffin.

2. FRULLO lo ZUCCHERO: 10 secondi, velocità 8. Riunisco sul fondo con una spatola di silicone.

3. UNISCO il SALE, le UOVA, il LATTE e l'OLIO di RISO. Amalgamo: 20 secondi, velocità 6.

4 AGGIUNGO la FARINA e il LIEVITO VANIGLIATO. Frullo: 30 secondi, velocità 6. Se necessario, aggiungo altro LATTE (il composto deve risultare piuttosto morbido).

5. VERSO l'impasto nei PIROTTINI, riempiendoli per circa 1 cm, e distribuisco 5-6 MIRTILLI sulla superficie.

6. AGGIUNGO ancora un po' di IMPASTO, e appoggio sulla superficie dei muffin ancora 5-6 MIRTILLI.

7. CUOCIO per 30-35 minuti.

8. FACCIO RAFFREDDARE su una griglia. A piacere, posso spolverizzare i muffin con ZUCCHERO a VELO.

SODDISFAZIONE ****
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giovedì 2 luglio 2015

LA CUGINETTA D'OLTRALPE, ODELICES E LE MELANZANE RIPIENE CON CAPRINO E PARMIGIANO

Stavo proprio leggendo una ricetta francese, cara Annick, quando mi è arrivato il tuo messaggio...

Mi è sembrato un segno del destino: la mia "cuginetta" d'oltralpe, inutilmente cercata attraverso le vecchie zie e sul web, si è improvvisamente materializzata sullo schermo del mio Mac!

Sì, proprio Annick, la bambina altissima e bionda che, un milione di anni fa, veniva a trovarmi da Parigi...

Ti avevo inviato un messaggio su Facebook nel 2012.
Tu, probabilmente, in quell'anno, i social non li sapevi ancora usare.
E non mi hai risposto per un tot.
Ormai, ti davo per dispersa.
E invece... eccoci qui, a chattare e a raccontarci, in pochi minuti, anni e anni di lontananza.

Abiti vicino alla Spagna, in una cittadina sull'Atlantico.
Ho guardato le immagini su Google: c'è un'immensa spiaggia di sabbia dorata e una laguna a forma di U.

Hai qualche anno più di me, ma lo spirito di una ventenne.

Sei divorziata, come me. 
Come me, hai frequentato l'ambiente medico.

Hai due figli e dei nipoti.
E una ragazza adottata in Brasile.

Oggi sei in pensione, ma, come me, non riesci a stare con le mani in mano: infatti, ti sei dedicata alla musica e dirigi con maestria un piccolo coro.

Cara Annick, tu non puoi immaginare quanta gioia mi abbia dato ritrovarti!
Chissà, magari un giorno potremo rivederci... forse d'estate, come accadeva quando eravamo bambine.

Per il momento, in tuo onore, ho cucinato le melanzane ripiene che mi avevano colpita su quel sito francese.
Che bello! E' stato come averti a pranzo da me.

"LE MELANZANE CON CAPRINO, PARMIGIANO E TIMO"

 

(la ricetta originale è del blog Odelices; dose per 4/6 persone)

CHE COSA SERVE?

- 4 piccole MELANZANE
- OLIO extra vergine di oliva
- 200 g di CAPRINO
- 80 g di PARMIGIANO grattugiato
- 1 UOVO
- SALE
- PEPE
- 1 cucchiaio di TIMO fresco


COME FACCIO?

1. PRERISCALDO il FORNO a 200°C.

2. LAVO le MELANZANE. le ASCIUGO, le DIVIDO a metà nel senso della lunghezza.

3. INCIDO la polpa in senso longitudinale e trasversale senza arrivare alla buccia.

4. APPOGGIO le melanzane su una LECCARDA leggermente unta d'OLIO, tenendo la parte tagliata verso l'alto.

5. AGGIUSTO di SALE e di PEPE.

6. INFORNO e cuocio per 25 minuti.

7. TOLGO le melanzane dal forno e le faccio raffreddare leggermente. Le SCAVO (senza arrivare alla buccia) e metto da parte la polpa.

8. CON UNA FORCHETTA, mescolo la POLPA delle melanzane con i FORMAGGI, l'UOVO e le foglioline di TIMO. Aggiusto ancora di SALE e PEPE.

9. RIEMPIO i gusci di melanzana con questo RIPIENO.

10. INFORNO e CUOCIO per 10-15 minuti a 200°C.

11. SONO OTTIME sia calde che fredde.


SODDISFAZIONE ****
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