domenica 31 agosto 2014

LA MITICA FOCACCIA GENOVESE DI ALE (VERSIONE BIMBY / THERMOMIX)


"Almeno riordinerò le mie ricette", mi sono detta pubblicando il primo post di questo blog.
All'inizio è andata effettivamente così.
Ma poi ho scoperto che un blog è molto di più.

Per esempio, fa "entrare in gioco anche una bella parte" di te. 
E ti permette di fare "incontri altrimenti impossibili". 

Sono parole tue, Alessandra.
Non esiste definizione più azzeccata.

È stato un vero piacere conoscerti, padrona di casa di An old fashioned lady: solo cinque post (per il momento), ma... che classe!

La tua focaccia mi ha immediatamente folgorata.
In tempo reale, l'ho impastata, fatta lievitare, cotta.

Ubbidiente (e contrariamente alle mie abitudini), ho usato il forno statico.
Disubbidiente (come sempre), ho inserito qualche variazione: un po' per usare gli ingredienti che avevo in casa (lievito madre, farina W260), un po' per adattare la tua ricetta al Bimby.

Direi che è stata un'esperienza gratificante.
Non solo dal punto di vista gastronomico.

“LA FOCACCIA GENOVESE DI ALE” 
(per una teglia rettangolare di 40 x 30 cm. circa; l’ho impastata  con il Bimby / Thermomix)

CHE COSA SERVE?

- 250 gr. di FARINA W260
- 250 gr. di FARINA 00
- 5 gr. di MALTO
- 10 gr. di SALE FINO
- 35 gr. di LIEVITO MADRE essiccato
- 320 ml. circa di ACQUA minerale non gassata
- 2 cucchiai di OLIO extra vergine di oliva
+
- 100 ml. circa di ACQUA minerale non gassata
- 1 cucchiaio di SALE GROSSO
- 2 cucchiai di OLIO extra vergine di oliva

COME FACCIO?

1. INSERISCO nel boccale la FARINA 00 e la FARINA W260, il MALTO, il SALE fino. MISCELO con due o tre colpetti a velocità turbo.

2. AGGIUNGO il LIEVITO MADRE. MISCELO con due o tre colpetti a velocità turbo.

3. UNISCO 320 ml. di ACQUA minerale non gassata a temperatura ambiente e 2 cucchiai di OLIO. FRULLO per 5 minuti a velocità spiga. L’impasto sarà piuttosto morbido.

4. UNGO con un filo d’OLIO una CIOTOLA piuttosto grande, vi adagio l’IMPASTO, lo copro con un coperchio e lo metto a LIEVITARE per UN’ORA (io ho usato un coperchio di metallo e ho messo il tutto a lievitare al sole: non so se la procedura è corretta, ma visto il risultato…).

5. TRASCORSO il tempo della PRIMA LIEVITAZIONE, UNGO con OLIO una TEGLIA ANTIADERENTE rettangolare (cm. 40 x cm. 30) e, con le MANI, vi STENDO delicatamente l’IMPASTO, senza schiacciarlo troppo. UNGO con OLIO anche la parte superiore della focaccia e la copro con PELLICOLA TRASPARENTE.

6. LASCIO LIEVITARE fino a quando non RADDOPPIA in altezza (il mio impasto è raddoppiato in poco più di UN’ORA).

7. DOPO circa 45 minuti, PRERISCALDO il FORNO a 230°C, STATICO.

8. UNA VOLTA trascorso il tempo della SECONDA LIEVITAZIONE, rimuovo la pellicola trasparente e procedo alla preparazione della SALAMOIA (mi perdoni, Alessandra, se ho variato la successione dei passaggi?):
- CON le DITA, creo delle piccole CONCAVITA’ sulla superficie della focaccia: l’impasto deve sono abbassarsi, non venire perforato!
- VERSO sulla focaccia 100 ml. di ACQUA, cercando di DISTRIBUIRLA su tutta la superficie e di farne scendere un po’ anche al di sotto dei margini.
- DISTRIBUISCO il SALE GROSSO.
- UTILIZZANDO un’oliera con il beccuccio sottile, cospargo la focaccia di OLIO.

9. INFORNO e CUOCIO per 15 - 20 minuti.

10. SERVO ancora TIEPIDA.

SODDISFAZIONE ****
PAZIENZA ****
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venerdì 29 agosto 2014

NOSTALGIA DELLA SICILIA... LA FRUTTA MARTORANA (RICETTA BIMBY)

Mi manchi, Sicilia.
Come sempre quando ti lascio.

Mi manca la luce che abbaglia e brucia le fotografie.
Il muro a secco che divide i campi ingialliti.
La facciata ocra delle tue chiese barocche...

Mi manca il tuo mare.
Il colore intenso del cielo.
In tutti i sensi, il tuo calore...

Mi manca il gioco a carte degli anziani davanti al bar.
Il tipo strano che bighellona per strada.
Mi manca perfino la giornalaia asociale...

Ho portato a Verona la tua FRUTTA MARTORANA.
Già finita. 

Provo a rifarla. 
Per ritrovare un po' di te. 

Se avessi saputo che fare la pasta reale (l'impasto di cui è costituita la frutta Martorana) era così semplice, mi sarei cimentata molto tempo prima.

Il problema è stato la decorazione (tenete presente che, in genere, il massimo delle mie guarnizioni è una spolverata di zucchero a velo...).

Per questo, i miei fruttini li vedrete solo in immagini di ridotte dimensioni.
Quelli nelle foto "belle", li ho comprati alla pasticceria Tona di Scicli.

 "LA FRUTTA MARTORANA"

CHE COSA SERVE?
(ricetta adattata da www.ricettario-Bimby.it per 18 fruttini di circa 30 grammi ciascuno)

- 250 gr. di ZUCCHERO
- 250 gr. di MANDORLE PELATE (o FARINA di MANDORLE)
- 30 gr. di ACQUA MINERALE NATURALE
- 20 gr. di SCIROPPO di GLUCOSIO
- ½ fiala di AROMA MANDORLA
- ½ baccello di VANIGLIA (i semi)
- un pizzico di SALE (piccolo)
- COLORANTI per alimenti

COME FACCIO?
1.  FRULLO lo ZUCCHERO per 20 secondi, velocità 9. Lo riporto sul fondo con la spatola.

2.  AGGIUNGO le MANDORLE. Le POLVERIZZO per 20 secondi, velocità 10. Riunisco il tutto sul fondo con la spatola.

3.  UNISCO il sale e i semi della VANIGLIA e frullo ancora con qualche colpetto di turbo.

4. AGGIUNGO l'ACQUA, il GLUCOSIO, l'AROMA di MANDORLA. FRULLO per 30 secondi, velocità 4.

4. FORMO i fruttini con le DITA o con uno STAMPO in SILICONE.

5. LI LASCIO in frigo per 30 minuti, li COLORO e li lascio ASCIUGARE. N.B.: Io ho utilizzato coloranti liquidi, ma credo proprio che dovrò sperimentare altre tecniche... Seguiranno comunque aggiornamenti.

6. SI CONSERVANO a lungo, se chiusi in una scatola (a mio parere) non ermetica e... IN CASSAFORTE!!!

SODDISFAZIONE *****
PAZIENZA ****

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mercoledì 20 agosto 2014

LA TORTINA GELATO QUASIBONVICINI

Non vi so dire da quanti millenni abbia cambiato il proprio nome in Savoia, la gelateria di cui vi sto parlando.

Posso solo affermare che, noi veronesi DOC, la chiamiamo ancora, come una volta: "Bonvicini".

È a ridosso della piazza più grande della city, sotto il porticato di via Roma.

La potete riconoscere dalla fila di persone che attendono il proprio turno per mangiare il gelato.

Le specialità? La meringa artigianale con le fragoline di bosco, il "pinguino" (ricoperto di cioccolato), il "giandujotto" (naturalmente con gianduja e nocciole Piemonte).

E  poi le torte gelato, e chi più ne ha più ne metta...

Ma la mia preferita è senz'altro la "mattonella".
Nata nel '43.
A forma di pacchetto di sigarette ("Regie Turche", per la precisione).
A tre strati: crema, semifreddo, cioccolato.
Quanto di meglio si possa desiderare.

Una volta, con gli stessi gusti, la gelateria Bonvicini produceva anche la "tortina": più piccola della sua analoga rettangolare, rotonda e comodissima da assaporare.

Quand'ero al liceo, finite le lezioni, spesso, con Raffaella, passavamo da Bonvicini per regalarci due "tortine" consolatrici.

Non so per Raf, ma per me era il momento più bello della giornata.

Oggi, purtroppo, le "tortine" sembrano scomparse dal menu della gelateria Savoia.

Ma io le ho rifatte per voi: perché, se vi va, anche "fuor dalle mura di Verona" (per citare il Bardo), le possiate assaggiare...

"LA TORTINA GELATO QUASIBONVICINI"
(per gli strati esterni, ho utilizzato il gelato 123Gelato ai gusti cioccolato e vaniglia, preparato con la GELATIERA H. Koenig. Prima o poi, vi fornirò anche la ricetta casalinga...)

CHE COSA SERVE?
(per 12 tortine; ricetta: KitchenAid, H.Koenig, Fresco Irinox) 

- 1/2 litro di GELATO al CIOCCOLATO
- 1/2 litro di GELATO alla VANIGLIA
- 250 cc di PANNA FRESCA
- 1 UOVO
- 30 - 40 gr. di ZUCCHERO
- 100 gr. di CIOCCOLATO FONDENTE a pezzetti
- 90 gr. di AMARETTI sbriciolati grossolanamente

- SPRAY STACCANTE 
- CIALDE o BISCOTTI
- STAMPI CILINDRICI in SILICONE

COME FACCIO?

1. SPRUZZO lo SPRAY STACCANTE all'interno degli stampi in silicone.

2. PREPARO il GELATO al CIOCCOLATO (nel frattempo, accendo l'ABBATTITORE):
- STENDO uno strato di gelato all'interno di ogni STAMPINO.
- FACCIO RAFFREDDARE nell'abbattitore o nel freezer.

3. PREPARO IL SEMIFREDDO: 
- MONTO la PANNA.
- MONTO gli ALBUMI.
- FRULLO il TUORLO con lo ZUCCHERO fino a ottenere una crema spumosa.
- AMALGAMO delicatamente insieme la CREMA, la PANNA MONTATA, gli ALBUMI a NEVE, gli AMARETTI tritati e il CIOCCOLATO FONDENTE a pezzetti (il cioccolato fondente non è presente nella ricetta originale Bonvicini, ma ci sta benissimo...).
- STENDO uno strato di SEMIFREDDO sopra lo strato di cioccolato.
- FACCIO RAFFREDDARE nell'abbattitore o nel freezer.

4. PREPARO il GELATO alla VANIGLIA:
- STENDO uno strato di gelato alla vaniglia sopra quello di semifreddo.
- FACCIO RAFFREDDARE nell'abbattitore o nel freezer.

5. SERVO tra due CIALDE (o due BISCOTTI).

SODDISFAZIONE *****
PAZIENZA **

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A CASA DI DUSKA

Non potevi che amare il bello, Duska, vivendo in un luogo come questo.

La bellezza ti accoglie appena varcato il cancello: gli ordinati filari di viti, le morbide colline tutto intorno.
Perfino il capanno degli attrezzi è adornato da colonne doriche.

La villa è immersa nella vegetazione.
I portoncini, tutti chiusi, sono verdazzurri.

Uno di essi è nascosto sotto il porticato dove, un tempo, veniva pigiata l'uva.
Quattro gradini, e si entrava nella casa della domestica.
La casa delle tre finestre.

C'è un mascherone che, di profilo, sbuca ghignando da una parete.
Un ricciolo gigante sostiene l'arco adiacente.

E poi due stemmi di famiglia: entrambi, tra i simboli, portano una torre.

In mezzo alle canne di bambù, fa capolino un pozzo.
Quasi invisibile, la serra: un'edicola in ferro battuto.

Decori di legno scuro percorrono il tetto.
Un motivo floreale introduce alla stalla.

L'esterno della torretta in cui dipingevi è affrescato con ghirigori blu.
Come doveva essere luminoso, quello studio!

Chissà di quante altre meraviglie avremmo potuto godere, se ci fossimo soffermati ancora un poco nella tua casa...

La piccola cappella, per esempio, con la sua silenziosa campana.
C'è uno splendido, antichissimo affresco, sopra l'altare.

L'ultima bellezza ad averti salutata, Duska, prima che tu te ne andassi.


sabato 16 agosto 2014

"RICETTE D'AMORE": TEATRO PER FOOD LOVERS...

Lasciatevelo dire da una food blogger, ragazzi: questo spettacolo è una vera ghiottoneria!!!

L'argomento?
L'amore per la cucina, ma non solo...

Magnifica la scenografia: essenziale, coloratissima e intrigante.
Ci sono il fornello, il frigorifero e perfino il forno illuminato.
E il tutto si trasforma e si ritrasforma in base alle esigenze.

Protagoniste, quattro ragazze.
Si sono conosciute a un corso di cucina.
E tu hai la sensazione di averlo frequentato con loro...

Ve le presento:

Silvia, la separata che non vuole più amare.
Fuori porta scarpe con il tacco 12.
Ma in casa cammina solo a piedi nudi.

Giulia, avvocato, infelicemente sposata.
Strizzata nel suo tailleur.
Cambia spesso amante, palestra, estetista...

Susanna la svampita.
Ama il colore rosa.
Succube di Maurizio, il fidanzato scelto dalla sua famiglia.

Irene, la gattamorta in Armani.
Causa esubero di tempo libero, frequenta tutti i corsi disponibili.
E ha avuto un solo uomo: suo marito.

La trama?
Beh, l'esordio è quasi un déjà vu... mi è sembrato di rivivere una demo Bimby: la spesa all'Esselunga, il non essere pronta all'arrivo delle amiche, tutti che vogliono partecipare alle spese, le valvole che saltano non appena accendi il forno.

E poi gags, risate, ma anche spunti di riflessione.

No, non vi racconterò di Luca, né di come la storia continua.

Vi dirò solo che se anche voi, oltre alla cucina, amate il teatro, questo spettacolo è assolutamente da vedere.

Perché è come un pranzo succulento, imbandito da uno staff affiatato e capace, sotto la guida di uno chef a cinque stelle: i "Tiraca", con la regista Michela Ottolini.




Foto e locandina dalla pagina Facebook Tiraca Compagnia Teatrale.

mercoledì 13 agosto 2014

BUON FERRAGOSTO!!! BBQ (?) E BURGER BUNS...

Saperlo...
Ci sarà il sole, a Ferragosto?
Riusciremo a fare il barbecue?

Io, comunque vada, ho deciso: preparerò i "BURGER BUNS".

Basterà servirli con qualche hamburger (che potrei anche cuocere sulla piastra del fornello) e con tante, ma tante salsine (a proposito: prossimamente, pubblicherò la ricetta della salsa BBQ).

Queste pagnottelle morbidissime fanno, da sole, aria di festa.

Alla faccia del meteo anomalo e di questa umidissima estate...


BUON FERRAGOSTO!!!


"BURGER BUNS"
(dalla ricetta di Laurel Evans , adattata al Bimby)

CHE COSA SERVE?  
(per 12 panini)

- 450 gr. di FARINA 00
- 50 gr. di ZUCCHERO
- 12 gr. di SALE
- 1 bustina di LIEVITO di BIRRA DISIDRATATO
- 30 gr. di BURRO ammorbidito
- 1 UOVO
- 180 ml. di ACQUA MINERALE NATURALE tiepida
   +  
- OLIO extra vergine di oliva
- SEMI di SESAMO


COME FACCIO?

1. METTO nel boccale la FARINA, lo ZUCCHERO, il SALE. FRULLO con qualche colpetto di turbo.

2. AGGIUNGO il LIEVITO di BIRRA DISIDRATATO. Ancora un paio di colpetti a velocità turbo.

3. UNISCO il BURRO. Di nuovo turbo per qualche secondo, fino a quando il burro non si disperde uniformemente tra gli altri ingredienti.

4. AGGIUNGO l'UOVO e FRULLO ancora un pochino.

5. PER ULTIMA, verso l'ACQUA MINERALE NATURALE tiepida. FRULLO per 5-7 minuti a velocità spiga.

6. METTO l'impasto a LIEVITARE per un'ora (nel forno spento, ma con la lucetta accesa), in una ciotola leggermente unta d'OLIO, coperta con pellicola trasparente. L'impasto deve raddoppiare.

7. CON LE DITA unte d'olio, sgonfio leggermente l'impasto e formo 12 PAGNOTTELLE del diametro di 6 cm ciascuna. Le distribuisco su 2 placche, le copro con pellicola trasparente e le metto a LIEVITARE (sempre nel forno spento, ma con la lucetta accesa)  per un'ora.

8. UN QUARTO D'ORA prima di iniziare la cottura, RIMUOVO le placche dal forno e PRERISCALDO a 190°C (ventilato).

9. SPENNELLO le pagnottelle con OLIO (nella ricetta originale viene spennellato l'uovo, ma a me non piace proprio...) e vi distribuisco i SEMI di SESAMO.

10. CUOCIO per circa 15 minuti, fino a doratura.

11. PRIMA di utilizzare le pagnottelle, le TAGLIO a metà orizzontalmente a mo' di sandwich e, appoggiandole sulla piastra dal lato piatto, le RISCALDO un attimo.


SODDISFAZIONE ****
PAZIENZA ***

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giovedì 7 agosto 2014

"PERFECTLY CHOCOLATE": LA TORTA DEL MIO COMPLEANNO (DA HERSHEY'S KITCHENS)

E' fatta!
Il mio ...esimo compleanno è passato.
Trascorso con le persone che amo.

Quest'anno ce n'era una in più: il piccolo Pietro, il nostro nipotino.

Pietro mi ha fatto "ciao" con la manina.
Pietro ha carezzato la mia guancia destra.
I due regali più belli...

Lo adoro, quel bimbo.
Mi fa impazzire quando gorgheggia, quando tenta di muoversi gattonando e invece cade di faccia, quando tende le braccia in basso e indietro come se fosse Superman.
Amo le diecimila diverse espressioni del suo visino: quando sorride felice, quando si fa serio serio come nonno Andrea.
Ma la cosa che preferisco di lui, è la voracità con cui mangia.
Promette bene, il ragazzo...

La mia torta, quest'anno, era dedicata a lui: cremosa e coloratissima.

Pietro non lo sa ancora, ma la sua nonna di fatto, di fatto (no, non è una ripetizione!) si sta già esercitando per i dolci dei suoi prossimi compleanni...

"PERFECTLY CHOCOLATE"
(ricetta adattata da Hershey's Kitchens: e, incredibilmente, questa volta ho lavorato con i volumi...)

CHE COSA SERVE?

Per la torta:
- 1 + 3/4 di tazza di FARINA 00
- 2 tazze di ZUCCHERO
- 3/4 di tazza di CACAO AMARO
- 1 bustina di LIEVITO VANIGLIATO
- 1 punta di cucchiaino di BICARBONATO
- 1 cucchiaino di SALE
- 1 bustina di VANILLINA 
- 2 UOVA
- 1 tazza di LATTE
- 1/2 tazza di OLIO di RISO
- ACQUA tiepida q.b.
+
- SPRAY STACCANTE
- 3 TEGLIE Cuki in alluminio (diametro 20 cm.)

Per la farcitura e la decorazione:
- 125 gr. di BURRO ammorbidito
- 1/2 tazza di CACAO AMARO
- 3 tazze di ZUCCHERO a VELO
- 1/3 di tazza di LATTE
- 1 bustina di VANILLINA
+
- 1 busta di M&M's


COME FACCIO?

1. PRERISCALDO il FORNO a 180°C.

2. SETACCIO tutti gli ingredienti secchi (FARINA, ZUCCHERO, CACAO, LIEVITO, BICARBONATO, SALE, VANILLINA), li metto nella ciotola della planetaria e li miscelo con un cucchiaio.

3. IN UN CONTENITORE con beccuccio (es. una caraffa graduata), raccolgo UOVA, LATTE, OLIO di RISO e li sbatto con una forchetta.

4. TRASFERISCO gli ingredienti "umidi" nella planetaria insieme a quelli secchi. FRULLO fino a ottenere un composto spumoso. Alla fine, sempre mescolando, aggiungo gradatamente ACQUA TIEPIDA fino a ottenere un impasto PIUTTOSTO LIQUIDO.

5. SPRUZZO lo SPRAY STACCANTE all'interno delle 3 teglie. Vi verso l'IMPASTO.

6. INFORNO le 3 tortine insieme e le CUOCIO per 30-35 minuti.

7. UNA VOLTA COTTE (faccio la prova stecchino!),  metto le TORTINE nell'ABBATTITORE fino a completo raffreddamento.

8. NEL FRATTEMPO, preparo il FROSTING: FRULLO il BURRO ammorbidito, aggiungo la VANILLINA e il CACAO setacciati. Poi, alternandoli, unisco ZUCCHERO a VELO (attenzione!!! Lo zucchero semolato frullato non va bene!) e LATTE.

9. STENDO il FROSTING sulle 3 tortine, le SOVRAPPONGO.

10. RICOPRO la superficie e i lati con la crema rimanente.

11. DECORO con gli M&M's.

12. CONSERVO in FRIGORIFERO fino al momento di servire.


SODDISFAZIONE ****
PAZIENZA ***

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venerdì 1 agosto 2014

DEDICATO AL MIO ANGOLO DI PARADISO: IL "DOLCE LIMONE"


Adesso, chiudete gli occhi.
Immaginate il Paradiso. 
No, non il "nostro" Paradiso, con tanto di angeli e santi.
Immaginate un Paradiso arabo.
Racchiuso tra quattro mura.
Lussureggiante di piante contorte o dalle ampie foglie: due limoni "dolci", un fico, una plumeria, l'aspidistra...
Teneteli ancora chiusi, gli occhi.
Lo sentite il profumo del gelsomino?
E quello intenso del rosmarino?
Riuscite a vedere le infinite gradazioni di verde, rese brillanti dai raggi del sole?


Ecco, adesso concentratevi sulla vostra pelle: la avvertite, la brezza leggera che rende quasi vivo questo luogo, facendo vibrare le foglie e la loro ombra?
Non siete soli: con voi, ci sono una cicala, qualche lucertola, un piccolo ragno che tesse la sua tela.
Passa un uccello, in alto. Ne vedete l'ombra correre sul vialetto. 
Più tardi, sarà una tortora a venirvi rumorosamente a trovare. 


Ce l'avete fatta, a entrare in tutto questo? 
Beh, allora, siete i benvenuti nel mio angolo di Paradiso: il "giardino dei limoni dolci", il piccolissimo patio annesso alla camera delle nostre vacanze siciliane.

Rimarrà tra i miei luoghi del cuore, il "giardino dei limoni dolci". 
D'ora in poi, ogni volta che assaporerò un limone, ripenserò a questo piccolo spazio verde...
Sapete, sono già un po' gelosa del fatto che altri ne potranno godere.
Ma, a voi, ho voluto farlo conoscere.
Perché le cose belle vanno condivise con le persone a cui si vuole bene.




I limoni dolci sono una varietà poco conosciuta: il loro sapore non è aspro come quello dei loro fratelli tradizionali, ma nemmeno dolce come quello di altri frutti.
La loro conservazione è estremamente difficile, per cui non si trovano facilmente in commercio.

In Sicila li ho assaggiati: a essere sinceri, non mi sono sembrati granché... ma il loro nome è così poetico!!!









 
IL "DOLCE LIMONE"
(WOW!!! La foto di questa ricetta è stata selezionata e pubblicata dal sito Foodgawker!)

CHE COSA SERVE?
(ricetta Bimby)

- 1 limone
- 300 gr. di farina 00 (setacciata)
- 300 gr. di zucchero semolato
- 125 gr di olio di riso
- 1 fiala aroma limone
- 3 uova
- latte se necessario
- sale
- 1 bustina di lievito vanigliato (setacciato)
- zucchero a velo per guarnire


COME FACCIO?

1. PRERISCALDO il FORNO a 180°C.

2. LAVO bene il LIMONE, ne GRATTUGIO la BUCCIA e lo SPREMO.

3. INSERISCO nel boccale TUTTI gli INGREDIENTI (compresi succo e buccia del limone, ed eccetto il lievito). FRULLO per 20/30 secondi a velocità 7/8. Se necessario, unisco un po' di latte per ammorbidire il composto.

4. AGGIUNGO il LIEVITO VANIGLIATO e frullo ancora per 6/8 secondi a velocità 6.

5. VERSO l'impasto in uno STAMPO da CIAMBELLA da circa 22 cm., all'interno del quale avrò spruzzato lo SPRAY STACCANTE.

6. INFORNO e CUOCIO per 35 minuti.

7. LASCIO RAFFREDDARE su una GRIGLIA.

8. GUARNISCO con ZUCCHERO a VELO.


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