venerdì 2 dicembre 2011

UNA RISORSA ECCEZIONALE: IL LASER


Il laser viene utilizzato con molteplici applicazioni odontoiatriche: dalla chirurgia, alla conservativa, al trattamento dell’herpes, via via fino allo sbiancamento dei denti e, addirittura, alla diagnosi di carie.
Che cos’è il laser?
La parola laser è un acronimo, il cui significato è “amplificazione della luce mediante emissione stimolata di radiazioni”. 
I dispositivi laser producono un raggio, coerente e collimato, di luce monocromatica. Esistono laser con diversi mezzi attivi e con diverse lunghezze d'onda e, di conseguenza, con diversi campi di applicazione. 
Il laser odontoiatrico è una nuovissima tecnologia in grado di trattare svariate patologie orali.
La sua grande efficacia terapeutica si associa al massimo comfort per il paziente, tanto che, frequentemente, esso può essere applicato senza bisogno di anestesia locale.
Quali sono le applicazioni odontoiatriche del laser?
Il laser può essere utilizzato sia per il trattamento dei tessuti molli, che per quello dei tessuti duri.
Tessuti molli: 
In chirurgia e parodontologia, esso ha un ottimo effetto antibatterico, che riduce notevolmente la sintomatologia post operatoria. La sua azione emostatica e cicatrizzante evita il sanguinamento e può, in alcuni casi, eliminare la necessità di suturare. Se usato tempestivamente, può essere utilissimo anche in caso di afte o herpes labiali.
Tessuti duri:
Dalla diagnosi di carie nascoste, all’endodonzia (devitalizzazioni), fino a sbiancamento, desensibilizzazione e conservativa, il laser si dimostra estremamente versatile e, soprattutto, confortevole, anche nella cura dei tessuti duri. Per questa ragione, esso viene sempre più frequentemente utilizzato in campo odontoiatrico.
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