martedì 13 dicembre 2011

METTIAMOCI UNA VITE!!! GLI IMPIANTI DENTALI.

L'implantologia è la branca dell'odontoiatria che permette la sostituzione di denti mancanti con "radici artificiali" in titanio integrate nell'osso mascellare.
Oggi, essa è una pratica universalmente accettata da dentisti e pazienti, grazie anche alla consapevolezza del maggior rispetto dei tessuti orali rispetto alla protesi tradizionale.
È difficile condensare un argomento così vasto in un unico articolo: cercherò di riportare i concetti essenziali nel modo più chiaro e sintetico possibile.
Gli impianti (“fixtures”) sono "viti" in titanio inserite chirurgicamente nell'osso mandibolare o mascellare, atte a permettere la connessione di protesi, fisse o mobili, per la restituzione della funzione masticatoria. 
Possono essere di diverse forme o superfici, e vengono inserite nelle diverse sedi con tecniche e tempistiche diverse a seconda dei casi. 
Il titanio con cui sono costruite è un materiale biocompatibile, che non comporta reazioni da parte dell'organismo (cioè non provoca il cosiddetto “rigetto”).
Nella maggior parte dei casi, gli impianti, una volta inseriti, vengono lasciati sommersi per qualche mese sotto la gengiva, che viene successivamente “perforata” al fine di connettere le fixtures alla parte protesica (tecnica “two stages”).
In alcuni casi, è possibile comunque evitare la “riapertura” collegando immediatamente l’impianto a una speciale “vite di guarigione” che affiora dalla gengiva (tecnica “one stage”).
La moderna implantologia endossea utilizza generalmente impianti di forma cilindrico/conica, che possono o meno essere filettati e presentano svariate caratteristiche superficiali.  
Gli impianti, posizionati nell'osso del paziente, verranno fortemente integrati in esso dai meccanismi fisiologici della rigenerazione ossea: avverrà la cosiddetta osteointegrazione (un’unione tra osso e impianto, stabile sotto carico e atta a garantire la funzione masticatoria in assenza di segni clinici o sintomi).
In base alla tempistica di funzionalizzazione (cioè di collegamento con il provvisorio o la protesi) avremo:

  • carico immediato (quando la parte protesica viene connessa immediatamente, o quasi, alla fixture); 
  • carico differito (quando tale connessione viene rinviata di qualche mese). 

Gli impianti maggiormente utilizzati sono quelli endossei che utilizzano protocolli di carico differito: infatti, essi sono quelli più testati clinicamente, anche dalla letteratura internazionale.
Avete mai visitato il mio sito 

Nessun commento:

Posta un commento